(26 ottobre 2025) Ci sono voluti gli 80 anni di Carlo Castagnola, festeggiati per altro in ritardo a causa della totale assenza di buchi liberi in agenda dell’attempato protagonista, per far ritrovare schierati sotto l’H il meglio del rugby Bolognese degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso.
Carlo, detto “il saggio”, nonché Senior Advisor del Bologna Rugby Club, pur piacentino e co-fondatore dei Lyons Piacenza nel lontano 1963, a Bologna ha trovato una seconda casa, contribuendo alla rifondazione del Rugby Bologna 1928 nel 2010 e ancor oggi guida spirituale, formatore e infaticabile imbonitore del Club bolognese.

Alla festa, preludio del primo incontro casalingo stagionale del Bologna, che ha affrontato al Bonori il Bergamo, hanno partecipato compatti quasi tutti i soci della Società, più altre vecchie glorie del rugby bolognese. La regola per “gli inviti a pranzo” è stata quella di non essere troppo anziani ma nemmeno troppo giovani. “Old” ma non “Super-old”. Come al solito, qualcuno è stato dimenticato, altri si son dimenticati dell’invito e altri sono arrivati a festa finita. Lo spirito degli anni che furono ha poi regnato sovrano, a tavola e al momento di scattare la foto ufficiale sotto i pali, quando ognuno ha deciso una posa diversa.
Un tantino stretta la maglia da gioco celebrativa regalata a Carlo, con un grande 80 stampato sul retro che per una volta ha preso il posto del 10. E sì, Carlo giocava mediano d’apertura (l’unico ruolo del rugby dove per giocare bisogna essere molto intelligenti, ha affermato con convinzione il Saggio). Sulla strettezza della maglia sono state fatte diverse ipotesi. Per Carlo è che la Macron le fa strette apposta per evitare che gli avversari riescano ad afferrarle. In alternativa, trattenendo il respiro, ha affermato che la sua massa muscolare riempie fin troppo bene la maglia (in effetti la tonicità del Saggio è sorprendente per un 80enne).
I pochi che non sono caduti innanzi alle capacità affabulatrici del Senior Advisor hanno notato che il vassoio di crocchette di mozzarella davanti a Carlo è stato il primo a svuotarsi.
Comunque, bella festa e affetto sincero nei confronti di Carlo, grazie al quale tanti compagni di squadra si son ritrovarti schierati insieme sotto l’H dopo 50 anni.
